
Pressofusioni di ottone
L’ottone è sicuramente il materiale più antico tra quelli utilizzati nella pressofusione. È soprattutto l’elevata presenza di rame che lo rende particolarmente adatto per l’ottenimento di getti decorativi che possono così essere lucidati a specchio o ricevere trattamenti di cromatura, nichelatura o brunitura. Tuttavia, grazie all’ottima conducibilità elettrica, all’elevata resistenza alla corrosione ed alle buone caratteristiche meccaniche generali, l’ottone ben si presta all’ottenimento di getti per i più svariati impieghi industriali. In definitiva un materiale universale.
Pressofusioni di zinco
Lo zinco, nonostante l’ottima colabilità, ha un impiego prevalente nella produzione di anodi sacrificali per impieghi nautici, eppure, opportunamente legato all’alluminio costituisce una delle leghe più diffuse nella pressofusione: la zama. Questa lega viene preferita per la produzione di getti a bassa sollecitazione meccanica e dalle caratteristiche geometriche complesse, in quanto permette l’ottenimento di spessori molto sottili e sformature limitate. Inoltre il modesto costo e la limitata usura degli stampi, rende la zama indicata nelle grandi serie.
All’aumentare della percentuale di alluminio (>10%) la zama assume caratteristiche meccaniche interessanti e doti antifrizione simili al bronzo.